Come superare i blocchi interiori attraverso la gestione consapevole dei tuoi pensieri.

Il nostro modo di pensare è spesso modellato da convinzioni rigide che possono sia potenziarci sia limitarci. Una delle convinzioni più restrittive è “Non ce la faccio”. Questo pensiero rappresenta un limite autoimposto che ci impedisce di affrontare sfide, fare nuove esperienze e realizzare appieno il nostro potenziale. Ma come influisce esattamente questa convinzione sulle nostre azioni e quali meccanismi psicologici sono in gioco?
L’origine di “Non posso farlo”
La convinzione “Non posso farlo” deriva spesso da esperienze precoci o da fallimenti ripetuti. Moltə, fin da piccolə, sviluppano la sensazione che alcuni compiti siano fuori dalla loro portata oppure ricevono poco sostegno quando cercano di superare sfide. Queste esperienze possono far sì che questa convinzione venga interiorizzata come una verità generale. Questo pensiero tende ad autoalimentarsi, poiché ci porta a focalizzarci sui fallimenti o ad attribuire i successi a fattori esterni piuttosto che alle nostre capacità.
Un esempio comune di questa convinzione è: “Non posso vivere in modo sano”. Questo obiettivo spesso sembra irraggiungibile, poiché “vivere in modo sano” è una nozione vaga e astratta, che di per sé non ha un significato concreto. Senza una struttura chiara, un obiettivo del genere appare opprimente e irrealizzabile. Ciò può generare un circolo vizioso: la sensazione di sopraffazione porta a demotivazione, la demotivazione rafforza la convinzione “Non ce la faccio” e la volontà di provare di nuovo si riduce. Per interrompere questo ciclo è necessaria una strategia che scomponga l’obiettivo in piccoli passi gestibili e concreti.
Il ruolo dell’intelligenza esecutiva
L’intelligenza esecutiva descrive la capacità di pianificare compiti astratti, scomporli in azioni praticabili e realizzarli in modo efficiente. Include abilità come l’autocontrollo, la risoluzione dei problemi, la flessibilità e il fissare obiettivi. Chi possiede una forte intelligenza esecutiva può affrontare compiti complessi e apparentemente scoraggianti, poiché è in grado di scomporli in piccoli passi raggiungibili.
Quando ci sentiamo sopraffattə, perdiamo spesso la prospettiva e percepiamo il compito come irrisolvibile. La convinzione “Non ce la faccio” amplifica questa sensazione di oppressione e porta alla demotivazione, poiché ci sentiamo impotenti nell’affrontare la situazione con azioni mirate. L’intelligenza esecutiva può aiutare a ridurre la sensazione di sopraffazione, permettendoci di trasformare un’idea astratta come “vivere in modo sano” in piccoli passi attuabili, aumentando la motivazione passo dopo passo. Ogni piccolo traguardo restituisce un senso di controllo e successo, mantenendo viva la motivazione.
Strategie per superare la sopraffazione e la demotivazione attraverso l’intelligenza esecutiva
Sia l’intelligenza esecutiva sia l’intelligenza operativa sono fondamentali per la produttività. L’intelligenza operativa ci aiuta a valutare ogni decisione per determinare quali azioni ci avvicinano maggiormente al nostro obiettivo. Insieme, queste intelligenze formano una solida base per affrontare obiettivi astratti e complessi. Ecco alcune strategie per usare queste abilità:
Suddividere gli obiettivi in piccoli passi: Anziché sentirsi intimoratə dall’intero compito, può essere utile suddividere l’obiettivo in passi concreti e gestibili. Ad esempio, se senti “Non posso vivere in modo sano”, puoi identificare abitudini specifiche su cui lavorare, come “Bevo un bicchiere d’acqua in più ogni giorno” oppure “Aggiungo verdure fresche ai miei pasti due volte a settimana”. Scomporre un compito astratto in piccoli passi lo rende più tangibile, riducendo la sensazione di oppressione e prevenendo pensieri demotivanti. Ogni passo completato diventa un successo che rafforza la fiducia nelle proprie capacità.
Un esercizio ispiratore che può aiutare a suddividere grandi obiettivi in piccoli, gestibili passi è il metodo Life Potential Coaching “Un grattacielo è fatto di tante piccole pietre”. Questo esercizio illustra come obiettivi complessi possano essere raggiunti attraverso numerosi piccoli passi. Trovi l’esercizio QUI, sotto “III. Senso e Succeso: Life Potential Coaching”, Esercizio 21: “Grattacielo”.
Conclusione
La convinzione “Non ce la faccio” agisce spesso come una prigione mentale che blocca la nostra crescita personale. Questa prigione mentale è rafforzata dalla sensazione di sopraffazione e porta rapidamente alla demotivazione, poiché ci sentiamo intimoratə dalle dimensioni e dalla natura astratta del compito. L’intelligenza esecutiva ci fornisce le chiavi per uscire da questa prigione e rompere il ciclo della demotivazione. Imparando a suddividere compiti astratti come “vivere in modo sano” in passi concreti e realizzabili, rafforzando il nostro autocontrollo e sviluppando un pensiero flessibile, possiamo lasciare alle spalle convinzioni limitanti e aprirci a nuove esperienze e successi. “Vivere in modo sano” non appare più come un ideale irraggiungibile, ma diventa una serie di passi concreti e raggiungibili che possiamo integrare nella nostra vita quotidiana – senza sentirci sopraffattə e scoraggiatə.
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